Vieni e Vedi – Libro Primo. Cap. 11: Giornata Nera

Genere: Horror Soprannaturale, Azione Avvertenze: Viulènza, Tematiche forti, Parole sporche Capitolo 11 di 13 Leggi il Cap. 1 Leggi il Cap. 2 Leggi il Cap. 3 Leggi il Cap. 4 Leggi il Cap. 5 Leggi il Cap. 6 Leggi il Cap. 7 Leggi il Cap. 8 Leggi il Cap. 9 Leggi il Cap. 10 11. Giornata Nera Quando Wagaye arriva in Cina, in sella a Siccità, può dire con certezza che Marcus è già arrivato, e ha cominciato a darsi da fare. La città è nel caos; molti sfondano le vetrine e rubano la merce, solo per essere aggrediti da … Continua a leggere Vieni e Vedi – Libro Primo. Cap. 11: Giornata Nera

Quando Black Mirror diventa un crossover fra i Robinson e la Pubblicità Progresso

Avvertenza: questo post contiene SPOILER, che lo rendono più aerodinamico, quindi attenzione ai colpi d’aria, che poi vi viene il torcicollo. Com’è la nuova stagione di Black Mirror? Ho una sola parola: BANALE, quando la cifra di Black Mirror era sempre stata rifuggire il già visto e il già detto. Ora che ci penso, di parole ne ho due, e la seconda è DELUSIONE.   5×01: San Junipero meets the Cosby Show L’estetica camp delle scene di lotta ambientate nella VR del picchiaduro è l’unica cosa che mi ha rabbonita. C’era bisogno davvero di questa tecnologia immaginaria (ma nemmeno così … Continua a leggere Quando Black Mirror diventa un crossover fra i Robinson e la Pubblicità Progresso

Di come Victim Johnny uccise il bambino di Mamma ho perso l’aereo

Avvertenza: questo post contiene SPOILER, che lo rendono più aerodinamico, quindi attenzione ai colpi d’aria, che poi vi viene il torcicollo. Siamo negli anni ’80, e il protagonista è un giovane norvegese che vuol bene alla mamma, al papà e alla sorellina; OK, ascolta quella musica rumorosa dei giovani d’oggi (cioè, degli anni ’80), si tinge i capelli di nero, ogni tanto butta lì un po’ di satanismo, ma si capisce che è una fase, è ‘nu bravo guaglione, guardate qua che faccino dolce: Ora, il giovane virgulto. che si fa chiamare Euronymous (mi sono evitata di dover scrivere Macaulay … Continua a leggere Di come Victim Johnny uccise il bambino di Mamma ho perso l’aereo

Di come usare l’ecologismo per rinforzare il patriarcato

Il dibattito sull’IVA sugli assorbenti ha riportato in auge due cavalli di battaglia degli ecologisti da social, quelli per intendersi che diventano vegetariani per abbattere la produzione di CO2 e poi mangiano gli avocados arrivati col via aerea perché sono più freschi. Codesti oggetti di tortura sono gli assorbenti lavabili e la coppetta mestruale. Ora, questi sono chiaramente strumenti del patriarcato per ricacciare la donna in cucina, perché va da sé che io non riesco proprio a immaginare una donna non dico che si butta col paracadute come in quella vecchia pubblicità, ma anche solo in ufficio, a un concerto, … Continua a leggere Di come usare l’ecologismo per rinforzare il patriarcato

Come tradurre una mail di lavoro

Caro Genoveffo [brutto idiota], come già condiviso [te l’ho detto mille volte] è assolutamente prioritario finalizzare il progetto [ci aprono il culo se non concludiamo] entro la giornata di oggi [la scadenza è domattina, ma so che hai il culo pesante]. Ti chiedo quindi di dare la massima priorità [staccati da Facebook per un’oretta, vuoi?] a quest’attività, in modo da rispettare la deadline [muovi il culo sì o no?]. Grazie mille [verrà il giorno che ti prendo a testate in fronte] Pontomedusa Professional Continua a leggere Come tradurre una mail di lavoro

Di fidanzati seriali, loser e sedotti e abbandonati

Grazie all’ispirazione datami da un amico che chiameremo Mainagioia, andremo oggi ad analizzare alcuni sottogeneri di Mipiacione, tipo umano di cui ho parlato qui.   Il Fidanzato Seriale Lui è sempre fidanzato, sempre. E mica di nascosto, come altri personaggi già trattati in questo blog; no no, il suo wall su Facebook è un tripudio di foto a due, frasi zuccherose, poesie dedicate a lei. Nel frattempo, cerca di sedurti su Messenger scrivendoti tutti i giorni. E tu dici, “Ma cosa mi scrive a fare?” Finché non fai un po’ più di attenzione, e ti accorgi che la fidanzata non è sempre … Continua a leggere Di fidanzati seriali, loser e sedotti e abbandonati

Di panini con nomi d’arte e frutta non biodegradabile

Molti di voi stenteranno a crederlo, ma c’è stato un tempo in cui il McDonald, quando faceva uscire una Special Edition, proponeva delle cose davvero diverse dal solito: c’era quello con la bistecchina di maiale, quello con l’astice, l’hamburger con le melanzane, il panino orientale col pollo al limone. Adesso invece, lo dico da un po’, qualunque panino speciale è un Crispy McBacon un po’ diverso. La Selection di Bastianich? McBacon con la scamorza, McBacon con la salsa barbecue, McBacon con il pollo al posto dell’hamburger. Il panino speciale di Natale di due anni fa? McBacon coi peperoni. Adesso finalmente … Continua a leggere Di panini con nomi d’arte e frutta non biodegradabile

Di algoritmi stalker e la scarsa socialità di Pontomedusa

Volevo dire a Facebook che ormai ho esaurito gli amici, ho aggiunto anche i più lontani conoscenti, anche il barista che una volta a Portofino mi vendette un Estathè a 10 euro, quindi potrebbe per favore smettere di consigliarmi “persone che potresti conoscere?” Non conosco più nessuno. Basta. Pietà. Continua a leggere Di algoritmi stalker e la scarsa socialità di Pontomedusa

Di cigni grigi, ballerine in delirio e lieto fine

Avvertenza: questo post contiene SPOILER, che lo rendono più aerodinamico, quindi attenzione ai colpi d’aria, che poi vi viene il torcicollo. Da piccole vi piaceva Barbie Ballerina e sognavate di danzare nel Lago dei Cigni? Anche Nina; ma adesso che è grande e fa davvero parte di una compagnia, non è certo da invidiare, fra bulimia per mantenere il fisico da silfide, compagne streghe che si fanno una guerra spietata per il ruolo di protagonista, un regista misogino e pure un po’ maiale, e una madre elicottero che è la regina del ricatto emotivo, che la fa vivere in una … Continua a leggere Di cigni grigi, ballerine in delirio e lieto fine

After the end (of good fiction)

Disclaimer: Questo è un post rancoroso non degno di me. Però oggi mi girano. Apprendo dagli spot televisivi dell’esistenza di questo film dalla trama puerile e banale. Già dal trailer si evince sia un tale coacervo di stereotipi che mi incuriosisce, e vado a cercarne l’origine. Mal me ne incoglie, perché scopro che è tratto da un romanzo nato come fanfic sugli One Direction. Cioè. Una fanfic sugli One Direction, col tipico schema della Mary Sue che fa innamorare l’idolo di turno, e diventa un film che viene persino esportato in Europa. E io sto qua a sovraeccitarmi quando faccio … Continua a leggere After the end (of good fiction)