Di un antico film di Ken il Guerriero che ha risvegliato i miei deliri

ken il film

Qualche settimana fa, per puro caso, sono incappata in un antico OAV di Ken il Guerriero. Dopo pochi minuti, ho avuto una sensazione di déjà vu, ma non era un errore nella Matrice: quella videocassetta me la regalò lo Spirito Guida nel secolo scorso, quando ancora eravamo giovani e innocenti, e non dicevamo le parolacce le dicevamo piano perché se i nostri genitori ci sentivano ce le davano, mica come i giovani di oggi, signora mia dove andremo a finire.

Comunque, la storia è questa.

La signora Voce Fuori Campo attacca subito il pippone su tutto che ha il suo contrario, Positivo e Negativo, Maschio e Femmina, Nanto e Hokuto. Dopo una sigla di apertura che mostra ridenti paesaggi pre-guerra atomica, arrivano le bombe e il mondo si trasforma in una versione un po’ più grande di casa mia quando non faccio le pulizie per una settimana. Ed ecco apparire Lynn, già vestita come una comparsa de Il re dei re. Solo che almeno al momento è, grazie agli dei, muta.

Nel frattempo, Ken e Julia passeggiano sul lungomare, solo che il mare si è prosciugato (vi ricordate? “Sulla faccia della terra, gli oceani erano scomparsi”, etc. etc.) Lui vorrebbe limonare, ma lei attacca un pippone sul fatto che vorrebbe rivedere i pesci, gli uccelli, le api e i fiori. Preso dall’ormone, Ken fraintende e sta per palparle il sedere, ma arriva Shin, che lo corca di botte e si porta via Julia (contento lui). Raoh e Jagi assistono alla scena: Jagi si lamenta come una casalinga in coda alle poste e Raoh, per farlo tacere, lo percula dicendogli “Sei tu il nuovo successore della scuola di Hokuto”. Poi parte ridacchiando alla volta del torneo di burraco.

Purtroppo, suo padre Ryuken è contrario al gioco d’azzardo e intima a Raoh di desistere dai suoi propositi. Raoh rifiuta, e cominciano a lottare. Ryuken, per quanto arzillo, ha pur sempre centosette anni, Raoh è un ragazzone alto due metri per cento chili di muscoli, chi vincerà? Appunto.

Bart e Lynn, intanto, stanno per prendersele di santa ragione da un gruppo di malintenzionati, ma Ken, tornato di fresco dal regno dei morti, li salva, e poi fa l’errore più grande della sua vita: restituisce la voce a Lynn. Oltretutto in questa versione Lynn, incredibile ma vero, riesce ad avere una voce ancora più irritante di quella della serie TV. Gli abitanti del villaggio cominciano ad organizzare l’evacuazione per sottrarsi agli ultrasuoni emessi dall’irritante bambina, ma nel frattempo gli uomini di Jagi vanno in giro a fare i bulli: rubano le merendine, chiamano “Quattrocchi” quelli con gli occhiali, cose così. Arriva Rei e li prende a scappellotti, poi compare Ken che lo aiuta a terminare il lavoro e poi gli spiega che l’Uomo dalle Sette Cicatrici che rapisce le sorelle minori e sega le teste ai contadini in realtà non si chiama Kenshiro, come va dicendo, ma Jagi.

Ed ecco il nostro Jagi, che ha posto la sua dimora sulla pista di atterraggio di Malpensa e, fedele al motto “donna schiava zitta e lava”, obbliga la povera Airi a pulirgli le scarpe. Quando arrivano Ken e Rei, Jagi minaccia di uccidere Airi se Rei non combatterà contro Ken, ma il nostro eroe è più furbo e lo svergogna: “Se sei tanto più bravo di me, affrontami in un combattimento a mani nude.” Jagi ci casca con tutte le scarpe e, ovviamente, Ken ne fa polpette; poi, fra la colazione e l’ora del tè, ridona anche la vista a Airi.

Nel frattempo, l’esercito di Raoh minaccia i territori di Shin, che prima di partire per la guerra cerca di stabilire un contatto affettuoso con Julia, ma lei è troppo presa dalle repliche di Centovetrine e non gli presta attenzione. Per fortuna, comincia la pubblicità proprio mentre il luogotenente di Shin lo informa che Ken è ancora vivo, e Julia può sentire la notizia.

I due neuroni di Julia finalmente si connettono, e la nostra Felina Defunta decide di scappare dal palazzo di Shin. Purtroppo anche per lei, però, si attiva il potere della S.F.I.G.A., e a un passo dalla libertà si fa ri-catturare, questa volta da Raoh, che già che passava di lì ha anche trovato cinque minuti per fare il mazzo a tarallo a Shin. Quello che non si capisce bene è perché Raoh se la porti via, infatti in questa versione non è innamorato di lei, ma di Lynn (lo giuro!). Per buona misura, Raoh rinchiude Julia nello scantinato e parte per il torneo di burraco (ha proprio una mania!).

Cip e Ciop Lynn e Bart riescono a fare visita a Julia e Lynn, seguendo la sua vocazione di fare danni sempre e comunque, le lascia un fiore cresciuto dai semi che Julia aveva regalato a Ken. Quando Raoh vede il fiore si incazza a bestia (evidentemente è allergico al polline) e crocifigge Julia in sala mensa sulla pubblica piazza. Su richiesta della insopportabile Lynn, Rei interviene per salvarla. Come da tradizione, si prende le botte, ma siccome questo è un lungometraggio e non ci sono trenta puntate da riempire, non c’è tempo di fargli il colpo che dopo tre giorni muori, e quindi Raoh lo ammazza e basta.

Ken, che era impegnato a cercare di uccidere Shin per poi scoprire che Raoh lo aveva preceduto,  riesce ad arrivare appena in tempo per raccogliere le ultime parole di Rei: “Meglio morto che con le orecchie trapanate da quella bambina impossibile”. Preso dalla rabbia, Ken sfida Raoh, e la potenza dei due guerrieri è tale che si scatena un provvidenziale tornado, il temibile tornado Strunz, che lascia Cip e Ciop Bart e Lynn illesi ma si porta via Julia.

Lynn infine interviene separando i due litiganti, spiegando che con la violenza non si ottiene niente, che non si picchiano gli altri bambini, che per fare un albero ci vuole un fiore, etc. Raoh, chiaramente invaghito, le dice “Cresci bene che ripasso” (lo ri-giuro!) e riparte verso il torneo di burraco, sperando che questa sia la volta buona.

Ken riprende a vagare per il mondo, e nel mezzo del deserto trova un boschetto. Incredibile! Allora la vita è ancora possibile! Non tutto è perduto in questo mondo dilaniato! L’Orsetto Ricchione gli dà il benvenuto e evidentemente consumano insieme dei funghetti allegri, perché Ken comincia ad avere delle allucinazioni di Julia che corre fra gli alberi.

La storia finisce così, probabilmente in previsione di un seguito che non credo ci sia mai stato. Comunque, adesso che sapete con cosa siamo cresciuti, potete capire perché io e l’Ingegner Lammerda siamo combinati così.

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